News Line ore 13 del 18 Luglio 2023 13:00

Episode 10 July 18, 2023 00:17:20
News Line ore 13 del 18 Luglio 2023 13:00
Notiziario locale
News Line ore 13 del 18 Luglio 2023 13:00

Jul 18 2023 | 00:17:20

/

Show Notes

News Line ore 13 del 18 Luglio 2023 13:00
View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:07] Speaker A: News Line, ore 13.00. [00:00:19] Speaker B: Tredici in punto, una buona mattinata a tutti voi da Domenico Guarino, ben trovati, la news line di metà giornata oggi martedì diciotto luglio duemilaventitré. Apriamo con la cronaca perché oggi era previsto eh l'interrogatore di Marcello Dell'Utri dal da parte della procura di Firenze nell'ambito della nuova inchiesta coordinata dalla DEA che riguarda i mandanti esterni alle stragi del novantatré, l'ipotesi su cui la e che quelle stragi fossero in qualche modo collegate alla nascita di Forza Italia e quindi il ruolo preeminente centrale di Marcello Dell'Utri nella configurazione poi anche del partito di Berlusconi. Ebbene, Dell'Utri ha fatto sapere agli inquirenti fiorentini che sarebbe a balzo della facoltà di non rispondere e di conseguenza non ci sarà l'interrogatorio fissato per oggi dell'ex senatore indagato dalla DDA e anche perquisito nell'ambito dell'inchiesta sui presunti mantanti occulti delle stragi del 93. Lo si apprende da ambienti giudiziari a Firenze per il PM Dell'Utri avrebbe istigato l'organizzazione delle stragi fiorentine per l'affermazione appunto di Forza Italia. Una tesi del tutto incredibile e fantasiosa, così i giorni falso legale, avvocato Francesco Centonce, ha definito e bocciato l'ipotesi della Didia di Firenze. Comunque la giornalotizia di oggi è che Dell'Utri si è affalso della facoltà di non rispondere. Come facciamo a tenere le finestre chiuse con questo caldo? Un residente della zona interessata dall'incendio a Castello, Firenze, oggi ci ha raccontato la sua difficile situazione. L'incendio si è svolto nella giornata di ieri, ora è sotto controllo, però la situazione ambientale è naturalmente da monitorare. Arpat ha invitato per quanto possibile la permanenza in ambienti esterni ma senza area condizionata la situazione è invivibile questo ha di Milano abitante della zona in. [00:02:36] Speaker C: Molto vicino all'area alla sabbia è bruciata. È una strabezza di via Fanfani. [00:02:44] Speaker D: Sono proprio delle vie indicate nel quadrilatero appunto interessato dall'invito di Arpat a chiudere le finestre. Certo. [00:02:51] Speaker C: Diciamo che è un pezzo di via Fanfani senza sfondo. Alla fine di questo pezzo di via Fanfani c'è questo edificio, ex fabbrica. [00:03:03] Speaker D: Da ieri sera da quando finestre chiuse? [00:03:07] Speaker C: Quando è bruciata diciamo lì per lì non non è stato molto forte l'odore. Ora è veramente molto forte e si sente proprio fa venire mal di testa insomma. [00:03:21] Speaker D: Ecco, lei non ha l'aria condizionata ci ha scritto. [00:03:24] Speaker E: No. [00:03:25] Speaker C: No, io le finestre non ce la faccio nelle chiuse fino a chiunque. Cioè sì eh In questo momento per esempio sono aperte perché sennò l'aria in casa non è obbligatoria per l'aria condizionata. Qui siamo un misto, case e piccole aziende. Le persone non è che lavorano tutte in ufficio con l'aria condizionata. [00:03:56] Speaker B: Il rogo in zona Castello ha riacceso i riflettori sul tema delle occupazioni abusive sui pericoli che possono creare sia per le persone che vivono all'interno di questi edifici che per i residenti. Le opposizioni puntano il dito contro Palazzo Vecchio ma un quadro precisa della situazione è in mano alla Prefettura. Cerchiamo di fare chiarezza nel servizio di Tommaso Carmignani. [00:04:16] Speaker A: Un anno fa ci fu il caso di Viale Corsica e Ponte di Mezzo, poi è arrivato Lastor. Oggi sono i roghi in Via del Termine e nell'ex mobilificio Antilotex in zona Castello a riaccendere i riflettori sul tema delle occupazioni e degli effetti che queste possono generare. In Via del Termine, due giorni fa, le fiamme hanno interessato circa 100 metri quadrati di rifiuti sparsi all'interno dell'edificio. Il rogo ha richiesto l'intervento di due squadre dei Vigili del Fuoco impegnati con due autobotti e automezzi in supporto. Secondo le segnalazioni dei residenti, all'interno vivono circa 100 persone, come testimoniato da ciò che è stato ritrovato all'interno della ex fabbrica, da tempo diventata rifugio e covo per disperati. E mentre l'opposizione di centrodestra insorge, nella giornata di ieri un altro rugo ha interessato l'ex edificio industriale di Smesso, nella zona di Castello. Le fiamme hanno interessato di nuovo lo stesso magazzino, diventato un pericoloso ricettacolo dei più diversi materiali, tra cui l'amianto, Una cadenza ravvicinata troppo che porta a interrogarsi sull'origine del rogo, che a questo punto non pare possa essere casuale, ma soltanto i rilievi, che sono tuttora in corso, potranno dare precisi riscontri. Il tema delle occupazioni è al centro del dibattito fiorentino da mesi. Lega e Fratelli d'Italia hanno criticato più volte le politiche di Palazzo Vecchio in appoggio al movimento di lotta per la casa, puttando il dito soprattutto su quanto accaduto all'interno dell'ex Hotel Astor, dove oltre un mese fa è sparita la piccola Cata. dal Comune fanno sapere di non avere un quadro preciso delle occupazioni attualmente attive a Firenze. Nardella, che il 17 giugno scorso parlava di 62 sgomberi durante la sua amministrazione, ha ribadito anche di recente che non è il Sindaco che decide su ordine pubblico, sicurezza e sgomberi, ma che questo spetta alle autorità preposte, nello specifico alla Procura. E' proprio ieri intervenuto sul tema anche il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, buttando il dito proprio contro la procura, che anziché occuparsi della vicenda Berlusconi e dei presunti rapporti tra la mafia e l'ascesa di Forza Italia, avrebbe dovuto secondo lui sgomberare prima l'hotel da cui è sparita la piccola Cata, rimarcando come la scomparsa della bambina sia sulla coscienza dei giudici fiorentini. Intanto nei giorni scorsi si è provveduto allo sgombero di Villa Pepi in Viale Pieraccini. Grazie alla mediazione tra direzione dei servizi sociali, forze dell'ordine e fuoriusciti si è giunti all'accoglienza temporanea di 36 persone, tra cui persone con problemi sanitari e minori. Ma il tema degli immobili occupati e delle conseguenze sulla città rimane. [00:06:26] Speaker B: La Geo Barents torna al porto di Marina di Carrara domani pomeriggio la nave di Medici Senza Frontiere infatti sbarcherà nello Scala Poano duecentotremigranti dei trecentoquarantasei soccorsi nei giorni scorsi al Mediterraneo secondo quanto scritto in un tweet da Medici Senza Frontiere il porto assegnato per tutti era quello di Livorno dove però sbarcheranno i restanti centoquarantatremigranti lo rende noto il comune di Carrara spiegando che a scendere nello Scala Poano saranno 139 minori, la nave di Medici senza frontiere proseguirà poi fino a Livorno per sbarcare le restanti persone. L'Unione Europea firma con il discusso Presidente della Tunisia un memorandum in cinque punti per generare un nuovo modello per la gestione dell'immigrazione. Nel frattempo gli sbarchi proseguono. e anzi aumentano, come abbiamo letto, la questione si sposta a livello locale, si torna a parlare di fatti di cronaca, a Firenze si parla di quello che accade intorno alla stazione di Santa Maria Novella, le cascine, della ricerca di nuovi spazi per sistemare i migranti, di tendopoli, di più polizia. Oggi sappiamo che in sei mesi per mancato soccorso sono morti al Mediterraneo almeno 289 bambini. in Tunisia. Sulla situazione in Tunisia abbiamo sentito in diretta da Tunisi Alessia Tibollo responsabile per il Magreb del COSP. [00:07:45] Speaker F: Noi al momento ci ritroviamo eh in una situazione di ratifica di un accordo di un memorandum il sedici domenica eh il sedici luglio scorso mentre in Tunisia eh sono in corso delle deportazioni di massa di migranti alla frontiera, la frontiera con la Libia, la frontiera con migranti subsahariani che sono state appunto deportate e abbandonate fondamentalmente nel deserto in una zona frontaliera militare di nessun accesso per le organizzazioni internazionali e per le organizzazioni umanitarie fatto salvo la Croce Rossa internazionale e la Mezzaluna Rossa tunisina. Questo accordo si sta andando quindi a concludere in una situazione particolare con un governo che è responsabile di pesanti violazioni dei diritti umani dei migranti e in particolare dei migranti subsahariani. In Tunisia come anche sapete appunto non è una novità ma chiaramente questo elemento di recrudescenza e di violenza delle deportazioni è sì peculiare di questo periodo particolare. A febbraio ci sono già state una serie di situazioni di forte violenza e di aggressioni e di attacchi nei confronti degli emigranti in Tunisia. Questo è successo appunto a seguito di una serie di dichiarazioni del Presidente Kays Saeed, del Presidente della Repubblica, che parlava chiaramente di rischio di sostituzione etnica facendo riferimento a teorie del grand remplacement e trovando il plauso e l'accordo delle destre nazionali e europee, a partire da Zammour che rilanciò i suoi interventi dicendo che effettivamente la Tunisia stava vivendo un rischio di sostituzione etnica e dava ragione al Presidente della Repubblica Tunisino. ci ritroviamo di fronte a una situazione di caccia al nero, di razzismo, di appartagli e di aggressioni che sono state in qualche modo alimentate e fomentate dal partito nazionalista tunesino. [00:09:47] Speaker B: È morto a Firenze Leandro Agresti, 99 anni, nome di battaglia Marco, uno dei primi partigiani a salire a Montemorello e uno degli ultimi, appartenente alla resistenza fiorentina ancora in vita, una perdita molto molto importante. Buongiorno Abane Abagni, presidente dell'AMPI di Firenze. [00:10:06] Speaker C: Buongiorno, buongiorno a tutti. [00:10:08] Speaker B: Naturalmente la commozione per il momento è notizia di questa mattina ma con Agresti, con il partigiano Marco si ne va davvero una delle ultime colonne dei grandi vecchi della Resistenza Fiorentina. [00:10:23] Speaker E: Ma sì, tu l'hai conosciuto, l'abbiamo passato del tempo insieme. Leandro è una che segnano nella vita personale poi nella vita dell'associazione tantissimo perché lui è sempre stato un pezzo importante per noi, un punto di riferimento, una parola, un consiglio, un'indicazione, un uomo che ha sempre vissuto i valori che l'hanno portato a Montemorello e che per tutta la vita lui ha L'ha attraversato l'onestà, la lealtà verso i compagni partigiani, uno dei primi a dire che senza le donne la resistenza non ci sarebbe stata. Insomma, veramente una persona speciale, anche un po' diversa, non ha mai narrato la resistenza. [00:11:25] Speaker B: Come dire, con l'idea eroica, ma sempre raccontando... Esatto, di Agresti colpiva questo, cioè colpiva la normalità, l'uomo eccezionale nella sua normalità che aveva davvero giovanissimo messo in gioco tutto a partire dalla vita per la liberazione di questo paese, la democrazia la la libertà e un personaggio diverso ad esempio da da Silvano Sarti ma altrettanto incisivo altrettanto importante. Ora Lampi si trova a dover fare i conti con con questa grande eredità no? Perché i partigiani oramai in vita sono davvero pochi però ci sono tantissimi giovani che si stanno avvicinando e questo è un dato importante. [00:12:04] Speaker E: Grazie anche al contributo di donne e uomini che abbiamo conosciuto Angela, Silvano, Pillo Leandro, Marco e tanti altri che negli anni hanno continuato a vivere quell'esperienza, a farla vivere, andando nelle scuole, venendo alle iniziative, partecipando ai comitati provinciali, alle feste. Insomma, noi con loro abbiamo fatto un lungo cammino insieme e tante cose abbiamo imparato. Non abbastanza, ovviamente, e non saremo mai quelle donne e quegli uomini. cercheremo di fare quello che ci è possibile anche facendo tesoro di quello che abbiamo imparato e Leandro ci ha insegnato tanto. la sua eronia, la sua capacità di raccontare delle cose incredibili con un linguaggio semplice, onesto e pulito. [00:13:03] Speaker B: Alla portata di tutti. [00:13:04] Speaker E: E a quanto dice Domenico che loro non hanno mai sparato a un partigiano, loro non hanno mai sparato, li facevano prigionieri e li portavano via. C'è una cosa anche un po' particolare, se vogliamo, anche rispetto ad altre storie, ad altre narrazioni. Se l'ha raccontata veramente per quello che è stata. [00:13:28] Speaker B: Lo ricordiamo con effetto e con commozione, ti sento naturalmente molto molto commossa. Si hanno notizie sulla Camera Ardente, funerali? [00:13:40] Speaker E: Allora, senti, la Camera Ardente apre domani mattina all'SMS di Rifredi perché quello è stato il suo campo di battaglia. Lui per Rifredi ha dato tantissimo. e quindi la Camera Ardente sarà lì dalle 9 alle 22 di domani sera e chiunque può passare a portargli un saluto ci slampe lì e poi il giorno dopo alle 9 ci sarà il funerale. [00:14:11] Speaker B: Grazie, grazie a Vanni, arrivano messaggi. Buona giornata, buona giornata e naturalmente l'invito è di andare a dare l'estremo saluto a un personaggio davvero straordinario ma un uomo come Leandro e tanti altri come lui non merita dei funerali di Stato, questo ci dice Teo. eh bella domanda, bella domanda hm non so se fu una di stato certamente funerali non so come dire del del comune, della regione, no? Nel senso eh ha avuto certamente un ruolo fondamentale per la resistenza in questa città, in questa regione. Peraltro se non sbaglio lui fu uno dei pochi o comunque insomma uno di quelli che dopo la liberazione di Firenze continuò a l'esercito di liberazione e quindi andò anche a a portare il il rischio della propria vita per liberare altre parti del del paese. Un un paio di domande e un paio di notizie infine prima delle previsioni del tempo. Un atto di donazione eh rinvenuto nell'archivio di Stato di Firenze, presunto testamento di Donatello, questo è quanto ipotizza un saggio a firma di Silvia Sinibaldi e Simone Il presunto testamento di Donatello, una donazione inter vivos, il titolo dell'articolo che si basa sulla scoperta effettuata all'archivio di Stato di Firenze, di un atto inedito, una donazione datato 1460, tra Donatello e Giovanni di Buonaiuto Lorini Cavalloni, figlio di una sorella maggiore e celebre scultore, come riferisce una nota dello stesso archivio fiorentino. Le vele al carbonio per le barche high-tech nascono a Vaiano, in provincia di Prato, in un edificio in cui è presente la mano dell'ingegner Pierluigi Nervi e che ospita Millennium Tech, azienda da più di 40 anni attiva nel campo della produzione delle vele. Le vele al carbonio Millennium Tech nascono appunto un edificio industriale storico ristrutturato da Nervi nel millenovecentotrentuno con la realizzazione di due nuove coperture, le fibre al carbonio si spiega sono dei tessuti a tutti gli effetti per quanto speciali e particolarissimi per la cui lavorazione il know-how del territorio pratese capitale europea del tessile è fondamentale due i brevetti all'avanguardia per la lavorazione che di queste fibre che sono stati registrati appunto da Prato previsione del tempo per quanto riguarda la giornata di oggi c'è lo sereno poco nuvoloso con addensamenti tipo basso fino alla prima parte del mattino sulla costa centrosettentrionale, Valdarno inferiore e Piemonure limitrofe, i venti sono deboli di brezza, i mari calmi o poco mossi, le temperature in ulteriore lieve aumento le massime, in particolare al sud, punte fino a quaranta gradi, localmente oltre in Maremma, su Senese e Aretino. Grazie a ragionier Crescioli per l'ottima regia. Un buon pomeriggio a tutti. [00:17:04] Speaker A: News Line, ore 13.00.

Other Episodes

Episode 0

February 08, 2023 00:05:55
Episode Cover

Aleppo Firenze

Un primo contributo della Fondazione Il Cuore si scioglie per la popolazione colpita dal terremoto. Dal monastero dei Frati Francescani di Aleppo, una testimonianza...

Listen

Episode 0

February 24, 2024 00:24:55
Episode Cover

Che cosa e' successo? l silenzio degli innocenti. Una riflessione sulla strage del cantiere di via Mariti a Firenze - 24 febbraio 2024

Listen

Episode 0

April 03, 2023 00:51:08
Episode Cover

Il Magazzino del 2 aprile 2023

Listen