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[00:00:00] Speaker A: APRO Palermo nasce nel maggio di quest'anno dall'unione di quello che rimaneva del nodo SET di Palermo. SET sta per Sud Europa di fronte alla turistificazione e componenti del collettivo CARA con le altre persone che si sono unite man mano. APRO sta per Assemblea Permanente e Resistenza all'Overturism.
nasce dall'esigenza di osservare in maniera critica e smontare un po' la retorica salvifica che c'è sul turismo a Palermo. Si deve vivere di turismo ed è l'unica agenda di sviluppo dell'economia cittadina, senza pensare a tutte quelle che sono le criticità e gli effetti negativi che questo comporta, soprattutto in prima istanza in termini di diritto all'abitare che viene sempre più negato attraverso delle barriere economiche sempre più alte in termini di soprattutto in centro storico, in seconda battuta su questioni lavorative, cioè su quanto sia precario il lavoro all'interno del settore turistico, soprattutto in un settore che è quello del food and beverage che Palermo la fa da padrona perché proprio ha cannibalizzato tutto lo spazio pubblico.
[00:01:07] Speaker B: Ecco, quando è iniziato a diffondersi l'idea in un certo senso che il turismo potesse essere la soluzione per Palermo e penso anche per la Sicilia?
[00:01:16] Speaker A: Con meno potenza nel 2015. Quando Palermo viene riconosciuta, parti di Palermo e soprattutto alcuni monumenti vengono riconosciuti all'interno del percorso arabo-normanno nel patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Con il 2015 inizia questo rebranding della città, che diventa appunto una città estremamente europea con lingua e valuta europea, ma che riesce nel discorso pubblico a portare il turista verso un'autenticità diversa, con parole appunto come autenticità diverse completamente vuote nei significati. Successivamente nel 2018 c'è un nuovo boost Questa politica di marketing territoriale è dovuta alla presenza contemporanea di Manifesta 12, biennale di arte moderna e contemporanea itinerante, della riconoscente di Palermo come capitale italiana della cultura. Il 2018, infatti, è l'anno in cui i turisti stranieri superano di gran lunga quelli italiani, definitivamente.
Già c'erano state le avvisaglie, ma mai con la magnitudo che c'è nel 2018. E questa cosa proprio è la rampa di lancio. Il Covid prova in maniera zoppicante a fermare il fenomeno, ma succede appunto tra i mesi da marzo ai primi di giugno.
Ma con l'arrivo della stagione estiva si riprende con livelli molto alti per un periodo pandemico. In particolare il dato significativo è che Airbnb registra lo stesso numero di recensioni per gli affitti al Palermo che aveva l'anno precedente, il 2019, senza la pandemia. Nei quattro anni successivi che ci portano ad adesso non si è imparato nulla. dal covid. Anzi, il covid ha fatto da strumento per continuare a aumentare il grado di privatizzazione dello spazio pubblico, il grado, ed è un'altra delle cose di cui ci occupiamo in Assemblea, di securizzazione e di codificazione del comportamento nello spazio urbano pubblico. le piazze, le strade, i giardini vengono utilizzati come luoghi di consumo di cibo, bevande, anche di attività culturali che nel frattempo crescono in città proprio perché la città non è una vera e propria città marittima di mare con un litorale noto nel mondo, Mondello è la spiaggia della città ma non è il motivo per cui i turisti vengono a Palermo. Queste nuove attività economiche non sono parte di un processo di accrescimento del settore culturale, se non altro perché hanno delle barriere economiche molto elevate, hanno un target di fruitori che non è proprio il cittadino palermitano medio.
[00:03:53] Speaker B: Hai anche parlato di lavoro, no? Di lavoro precario, soprattutto riguardo alla ristorazione che, come dicevi, comanda tra i vari settori turistici, diciamo, lì in città.
[00:04:05] Speaker A: Questo è ovviamente una fase di osservazione, quella che stiamo provando a fare. Notiamo come l'assenza di contratti o comunque quando ci sono i contratti sono dei contratti di sfruttamento con paghe da fame per molte ore semanali enormi, ci fanno rendere conto di quanto la redistribuzione e la ricchezza di un settore così in crescita non avvenga, anzi non faccia altro che concentrare ulteriormente la ricchezza nelle mani di chi possedeva già dei capitali da poter investire e da poter utilizzare per sfruttare il settore. Questa questione del lavoro si lega anche a tutta la parte di lavoro informale di cui ci stiamo provando ad occupare, che viene ostracizzata, criminalizzata proprio perché non rende decoroso, secondo i canoni del mercato turistico, lo spazio urbano. Mercati storici come il mercato dell'usato di sbaratto all'albergheria, dei venditori di oggettistica e di mobili nel quartiere del capo, vengono messi sotto minaccia da parte delle forze dell'ordine, di sgombero, o di proprio difficoltà di svolgere il loro lavoro che è storico e tra le altre cose ha fatto anche parte di quella autenticità di cui tanto si parla e si chiacchiera. Per cui c'è una schizofrenia anche in questa cosa, cioè se tu vieni a cercare un determinato tipo di uso dello spazio pubblico, urbano e poi però criminalizzi tutto quello che lo rende vivo e lo rende quello che c'è un cortocircuito che vorremmo provare a far emergere.
[00:05:32] Speaker B: Per quanto riguarda l'abitare, all'aumento di Airbnb ha coinciso anche un aumento dei prezzi, degli affitti per i residenti?
[00:05:41] Speaker A: Non solo è vero, ma inoltre la cosa più problematica nell'analizzare questa cosa è quanto le case vengano proprio sottratte, a fronte di un aumento dei prezzi esorbitante, per cui una stanza che nel 2012-2014 arrivava a costare 100-150 euro al mese, adesso non costa meno di 300. per cui in 10 anni c'è stata una moltiplicazione per 3 del prezzo. A fianco di questo c'è anche la sottrazione di abitazioni per il mercato ordinario per far fronte a questa fantomatica e illimitata domanda di effetti brevi turistici. Non si capisce bene quanti ne debbano arrivare i turisti per riempire tutte queste case vacanze, però nel frattempo gli affitti cominciano a essere sempre meno in termini proprio numerici e quando ci sono hanno spesso dei contratti non annuali perché a maggio la casa va liberata perché d'estate diventa più remunerativo per i proprietari affittarla ai turisti. Senza contare il problema che è qui, mi leggo al caso Firenze, la concentrazione degli annunci su Airbnb è veramente un fattore problematico perché ci sono aziende che gestiscono più annunci su Airbnb diventando di fatto non più integrazione di reddito come la leggenda di Airbnb narra, ma dei veri e propri business.
[00:07:00] Speaker B: Voi ad esempio avete pensato a delle soluzioni o siete in contatto comunque con l'amministrazione? Ci sono dei tipi di risposta anche dalle alte sfere?
[00:07:10] Speaker A: No, in questo momento no, anche perché già la precedente amministrazione è di centrosinistra, ma adesso da circa tre anni è diventata di centrodestra. vede proprio nel turismo e nella crescita del turismo una risorsa a cui attingere a piene mani. Una delle nostre proposte che appunto si lega all'operato di la rete sette a Napoli, a Venezia con Osho, da pochi mesi anche a Roma, è quella proprio di mettere su un regolamento degli affitti brevi turistici in modo da provare a contenere le dinamiche di mercato che rendono impossibile vivere in sempre più grandi parti della città di Palermo. l'interlocuzione con l'amministrazione non avviene anche perché le critiche mosse vengono derubricate a una paura del nuovo o una volontà di rimanere statici nelle condizioni in cui si è e il grande detto del allora che si stava meglio prima diventa qualcosa che senza le dovute armi analitiche si disarma e si silenzia. Sicuramente è una cosa cui avevamo pensato era quella dell'impossibilità di gestire più di un tot di annunci proprio per evitare che si creassero delle concentrazioni della proprietà. Più c'era, sono veramente ipotesi, quella di limitare il numero di notti. per cui un annuncio poteva essere disponibile in piattaforma, in modo da rendere competitivo anche il mercato ordinario. Nel senso che se tu una casa la puoi mettere su Airbnb 90 giorni, a quel punto preferisci affittarla per tutto l'anno perché l'aumento di redditività non c'è. Ma questi sono esempi estremamente blandi proprio per cercare di iniziare un'interlocuzione con l'amministrazione, che però potrebbe lasciare il tempo che trovo.