Che cosa e' successo? l silenzio degli innocenti. Una riflessione sulla strage del cantiere di via Mariti a Firenze - 24 febbraio 2024

February 24, 2024 00:24:55
Che cosa e' successo?  l silenzio degli innocenti. Una riflessione sulla strage del cantiere di via Mariti a Firenze - 24 febbraio 2024
Notiziario locale
Che cosa e' successo? l silenzio degli innocenti. Una riflessione sulla strage del cantiere di via Mariti a Firenze - 24 febbraio 2024

Feb 24 2024 | 00:24:55

/

Show Notes

View Full Transcript

Episode Transcript

[00:00:07] Speaker A: Cosa è successo? [00:00:09] Speaker B: Storie e voci per capire quello che accade. [00:00:17] Speaker C: Emergenza? [00:00:18] Speaker D: Sì, emergenza. Ascolti, c'è crollato un solario qua. Dov'è andata l'ambulanza? Dov'è andata l'ambulanza? Bisogna un po' di giustizia, per favore. [00:00:28] Speaker E: Ok, ma lei è ferito? Vede feriti intorno a lei? [00:00:30] Speaker D: No, io non li vedo perché non. [00:00:32] Speaker C: Riesco ad andare giù. [00:00:33] Speaker D: Non so cazzo. E' crollato tutto, stavamo gettando e è crollato. [00:00:38] Speaker C: Energia, insaliosi, ha bisogno? Sì, buongiorno, andiamo da Via Giovanni dei Marignoli. Senta, qui stanno costruendo l'Este lungo davanti. Ho sentito un frassuono. Praticamente è crollato qualcosa. Non so lì, non so se c'è gente. È successo un macello lì. È un casino totale. Ho sentito gente urlare. È crollato qualcosa dove stavamo costruendo l'Este lungo. Ok, guardi, la metto subito in contatto. Ma signore, ma vedete i feriti per caso? [00:01:06] Speaker B: Sono le 8.52 di venerdì 16 febbraio quando una trave di uno degli edifici in costruzione nel cantiere dell'Esse Lunga di Firenze crolla. La trave cede e sotto rimangono 8 persone, 5 i morti, 3 i feriti gravi. La città rimane sotto shock. Si susseguono per tutta la settimana manifestazioni, scioperi anche in gran parte d'Italia. è la tragedia di Via Amariti a Firenze su cui a lungo si indagherà per capire che cosa è accaduto e perché. Sono Raffaele Palumbo e questo podcast Cosa è successo? è dedicato questa settimana alla tragedia di via Mariti quando una trave ha ceduto 20 metri, 15 tonnellate, è venuta giù all'improvviso e da subito sono intervenuti decine di vigili del fuoco e altri lavoratori di ditte specializzate per cercare di mettere in sicurezza un cantiere che si è trasformato in pochi secondi in un vero e proprio luogo della precarietà, precarietà delle costruzioni, precarietà dei cementi e dei tondini d'acciaio, precarietà del lavoro e precarietà della vita. In questa nostra riflessione, che riguarderà parzialmente le inchieste che si stanno svolgendo e che molto probabilmente dureranno a lungo, cerchiamo di capire perché nel 2024 una cosa del genere è considerata normale. Partiamo da Beniamino Deida, che ha passato una vita in magistratura. [00:03:17] Speaker C: Ci sono tutti gli ingredienti che ormai da tantissimo tempo caratterizzano naturalmente io non ho elementi di fatto tali da poter capire, perché questo è naturalmente riservato all'indagine, da poter capire quali sono le cause precise che hanno provocato il crollo delle travi e i fortuni mortali. Sono un po' scettico su quello che sento in giro, sento dire dobbiamo riscrivere le norme sulla sicurezza, ma che c'entra? Forse tutti sanno che l'Italia ha una delle legislazioni più avanzate d'Europa, alcune cose per carità possono essere ritoccate, riviste, ma complessivamente si tratta di una delle legislazioni più avanzate d'Europa. Il problema non è le leggi, oppure sento dire ma bisogna istituire un reato di omicidio sul lavoro. Ma cosa c'entra? Lo sapete che l'omicidio plurimo è già punito fino a 15 anni di reclusione. Sono pene che non si sono mai viste, che non si danno, che non si sono mai date, perché la magistratura non ha una grande specializzazione in questo settore. Li faccio essere i processi, altro più aumentare le pene. Quando sento tutti questi medici improvvisati capisco che il problema è davvero profondo perché occorrono i morti, si evitano, si fa prevenzione e la prevenzione naturalmente vuol dire investire in prevenzione. Lo sa la gente che di ogni regione, ma che gli ispettori delle ASL, che sono quelli competenti per intervenire nei luoghi di lavoro e per fare prevenzione, gli ispettori delle ASL in 10 anni sono diminuiti mediamente del 30-30%, le regioni vedono i pensionamenti e non li sostituiscono. Quindi bisogna investire in prevenzione, altro che fare, oppure sento dire anche da persone serie come Bruno Giordano, bisogna fare la Procura Nazionale del lavoro. Ma a cosa serve la Procura Nazionale del lavoro? Uno che ce lo spieghi in maniera decente, non c'è. Sono tutte iniziative che servono per mostrare che si fa qualcosa. Ma quello che si deve fare invece è investire dei denari, investire gli ispettori, riparare tutte le fughe che ci sono state dai servizi di prevenzione delle Alps e che vedono, ripeto, un personale ormai deluso, che non ha più voglia, che sono pochissimi, che non ce la fanno intervenire. [00:06:59] Speaker B: Naturalmente la prima cosa che salta agli occhi sono le aziende coinvolte in questo mega appalto che vede più di 60 aziende lavorare appunto in sub appalti cosiddetti a cascata. ed è insieme all'assenza di prevenzioni, alla mancanza di controlli uno dei grandi temi di questa vicenda che ha scosso la città dal profondo come ci ha raccontato padre Bernardo il preore dell'abbazia di San Minato al monte di Firenze. [00:07:32] Speaker E: Io l'ho vissuta come credo la gran parte del corpo della nostra cittadinanza fiorentina e non solo come una ferita direi alla credibilità del messaggio di bellezza, di armonia, di umanesimo che la nostra città nonostante tutto vuole continuare a dare al mondo intero. Effettivamente quello di giorno scorso è stato un martirio, un martirio innocenti che perdono la vita perché stritorati da un meccanismo che assorbe l'umano in una sorta di tragica tecnologizzazione di tutto quello che invece è completamente in un altro ordine, scala di significato, di verità, di mistero, di progressione e quando invece La tecnologizzazione implica questa cosificazione che in effetti ci riduce come nei film tempi moderni a ingranaggi di un sistema in cui come posso saltare un bullone posso saltare una vita umana, questo ferisce un po' tutta la consapevolezza di sforzi secolari fatti proprio a Firenze. con creatività artistica ma anche con l'elaborazione concettuale di filosofie, di caperi che andrebbero tutti in una direzione diversa ma che non ci sono serviti a speciare questa orrenda mistificazione dell'umano con le tragiche conseguenze che ci vedono raccolte intorno a cinque persone che sono morte, le loro famiglie, i loro cari, vicini, lontani. intorno ai feriti, intorno a un cratere stismico dove la scossa di terremoto non è data dalle forze incontrollabili della natura, le cui conseguenze spesso sono mortali per la nostra incoscienza, ma da un'incoscienza il cui epitentro è tutto invece nella nostra responsabilità, quindi un vero dramma, una vera tragedia. [00:09:53] Speaker B: Scritto contro la televisione del 1973, Paolo Pasolini scriveva di una nuova società che non si accontenta più di un uomo che consuma, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un hedonismo neolaico ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane. Che ne pensa padre Bernardo? [00:10:19] Speaker E: E' una storia che noi rimuoviamo con molta disinvoltura, anzi la facciamo diventare peggio ancora propaganda elettorale perché poi alla fine da noi succede il contrario che nel Vangelo. Nel Vangelo il povero ha un nome, Lazzaro e il ricco invece no. Da noi invece hanno nomi ricchi, potenti. e invece sono degli anonimi coloro che però muoiono per garantirci una sostanziale, l'imperturbabile indifferenza con la quale in qualche misura ci riduciamo da cittadini a consumatori. e quindi una storia antica di cui a suo tempo siamo stati i protagonisti nelle vicende dell'immigrazione del nostro paese, ma che abbiamo facilmente rimosso per darci ragione nella indisponibilità ad accogliere, a integrare e possibilmente a ridistribuire con un pochino più di giustizia bene le risorse che appartengono all'intera famiglia umana. [00:11:29] Speaker B: Della stessa vicenda abbiamo parlato anche con il filosofo Sergio Givone, che ci riporta veramente ad un'epoca quasi pre-industriale, sicuramente pre-pasoliniana. [00:11:42] Speaker F: Qualche cosa è cambiato. I lavoratori, cerchiamo di capire chi sono. Alcuni di loro vengono dalla disperazione. vengono da situazioni pre-consumistiche, vengono per poter sfamare i figli che sono rimasti a casa. In un certo senso siamo in un'epoca pre-pasoliviana, pre-consumistica. Ho pensato tutto il peggio, che non deve accadere, Non è accettabile che il lavoro, la cosa più nostra, più umana che esista, cade in questa zona grigia, non sia tutelato. E' questa mancanza di rispetto per il lavoro che mi offende e che non posso accettare. Saranno i tecnici a valutare, a capire quali eventuali errori siano stati fatti. Ma al di là di questo c'è appunto questo grigiume del lavoro appaltato ad altri, dove alla fine non si sa chi sia davvero responsabile. Di nuovo, questo non è accettabile. [00:13:14] Speaker B: Tutti continuano a chiedersi perché un bene del maniale non sia passato al comune ma a un privato che ci ha costruito un ennesimo supermercato in un'area sicuramente molto popolata come quella di Rifredi dove ci sono almeno altri 4 o 5 grossi megastore della grande distribuzione e dove invece le persone invocavano altro, invocavano un giardino, uno spazio pubblico, uno spazio per la comunità. Beniamino Deida torna su questo. [00:13:46] Speaker C: Le singole cause di questa tragedia, che sono gravissime, le vedrà la magistratura, io non ho certo voglia di sostituirmi a loro. Quello che noto però è che quando succedono queste cose, se ne parla, ma un giorno, due, tre, poi c'è il silenzio. E' il silenzio che consente che si muoia sul lavoro. Questi sono 1.200, 1.300 ogni anno. continua a morire in 10 anni ci sono stati 14 mila morti circa, se si calcolano anche i limitini sulle morti di chi va o torna dal lavoro. Questo è quello che mi pare un problema sociale grandissimo, cioè il silenzio. Ripeto, se ne parla due, perché se ne parli bisogna morire in tanti. che bisogna che sia proprio un infortunio, ma lo stesso giorno in cui sono morti questi 5 in Italia ne sono morti altri 11, nessuno lo ha detto, quel giorno è stato conestato da 16 morti in totale, soltanto l'osservatore di Bologna ha rilevato questo numero, il resto è un silenzio, un silenzio vile, offensivo dell'opinione pubblica, dei giornali, di chi invece evidentemente è interesse a tenere sotto silenzio il comportamento delle imprese. [00:15:26] Speaker B: Già, le responsabilità a cui ci richiamava padre Bernardo, le responsabilità di tutti, le responsabilità oggettive, le responsabilità della catena, dei controlli che ci sarebbero dovuti stare, prima ancora della prevenzione che ci sarebbe dovuta essere e prima ancora della politica che avrebbe dovuto investire su queste vicende e che ancora si ostina a non farlo, parlando di asti al massimo ribasso e di subappalti a catena. Sentiamo a questo proposito la voce dell'Avvocato Lorenzo Calvani che parla della questione dei subappalti ad altre aziende di lavoro di natura più tecnica e specifica purté non si subappalti a più aziende dello stesso tipo di lavoro. L'Avvocato Calvani racconta della figura del coordinatore di cantiere e le altre figure che hanno una responsabilità sulla sicurezza dei lavoratori e gli ispettori che dovrebbero fare i controlli. [00:16:25] Speaker A: Le ditte potrebbero essere 3 o potrebbero essere 200. Il problema non è questo. Il problema è 61. Apparentemente possono sembrare troppe. Dipende che cosa in realtà erano chiamati a fare questi soggetti. se io per costruire un immobile per gettare le gettate di cemento faccio ricorso a quattro aziende diverse che fanno la stessa cosa in realtà creo confusione perché sono quattro aziende che lavoreranno magari con sistemi diversi con cose tra loro finiranno per interferire, no? Di per sé, appunto, esiste nel Codice dei Contrati ai Lavori Pubblici la figura del coordinatore di contiere che è un soggetto che deve effettivamente controllare tutta la realtà. Questa figura, per fortuna, esiste anche nel testo unico degli infortuni sul lavoro. In realtà il problema è sulla ampiezza di questi appalti e sulla qualità dei soggetti che sono titolari di questi subapparti. Però forse effettivamente se ci fosse un po' di più coerenza nell'affidamento, nella qualità dei soggetti selezionati e nei rischi di interferenza tra soggetti che magari fanno la stessa cosa, forse gli incidenti potrebbero essere meno. Normalmente gli appalti prevedono la figura del coordinatore di cantiere, che è sostanzialmente il responsabile di tutto il cantiere. Da questo punto di vista lui ha la responsabilità principale. Poi ciascuna delle imprese che lavorano ha un RSPP, cioè un responsabile della salute, della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Anche lui specificamente nell'ambito della singola impresa che lavora dentro il cantiere, è responsabile della sicurezza dei lavoratori e della corretta gestione della loro attività. In mancanza della nomina di un soggetto che faccia specificamente questo, è responsabile del datore di lavoro. Il datore di lavoro può essere anche semplicemente un imprenditore che per esempio di opere ingegneristiche non sa nulla, perlomeno non è il suo campo, il suo settore per cui normalmente proprio per la sicurezza dei lavoratori si rivolge a qualcuno che è specializzato, normalmente sono appunto ingegneri, sono persone che hanno effettivamente, conoscono in maniera dettagliata sia le norme di tutela sulla sicurezza dei lavoratori e del cantiere, sia gli strumenti per mantenere la giornata, e sono loro effettivamente che rispondono delle eventuali infortuni o delle eventuali mancanze che possano essere registrate anche prima delle infortuni. Un'altra funzione importante è quella dell'attività ispettiva, cioè degli ispettori che vanno sui cantieri, dovrebbero andare sui cantieri per fare controlli. Il problema è che normalmente questo genere di personale dipendente dell'ispettorato del lavoro, dell'Inps, dell'Inail o di altri enti che hanno queste funzioni di controllo e scontano un pochino il problema della carenza di personale, nel senso che gli ispettori sono sempre troppo pochi. [00:19:56] Speaker B: Sono le 8.52 di venerdì 16 febbraio, quando si verifica la tempesta perfetta, palti e cascata fino ad un minimo ancora non chiaro che supera le 60 aziende, lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno e senza contratti e poi sentiamo l'imam di Firenze, il zedin el zir, che ci racconta una storia sconvolgente su alcuni lavoratori richiamati per accelerare i tempi che dovevano però dare metà del loro stipendio ai loro reclutatori. [00:20:32] Speaker G: Queste persone sono stati portati perché dovevano consegnare questo cantiere in una data e sono in ritardo. hanno preso altri lavoratori, diciamo, nuovi e questi ragazzi egiziani che parlavo prima mi hanno detto che eravamo noi a lavorare lì e perciò la morte era nostra. Solo con l'arrivo di altre persone, purtroppo, ci sono la tragedia di queste cinque famiglie, fra questi tre marrochini e uno tonesino. [00:21:05] Speaker B: Ma è vero che qualcuno doveva dare una parte del suo stipendio a chi lo aveva tirato dentro nel cantiere? [00:21:11] Speaker G: Non è una parte, metà del loro stipendio, così mi hanno raccontato questi tre ragazzi egiziani che sono venuti da me alla moschea e mi hanno raccontato questo. Volevano sapere se l'escito del senso religioso non darlo, come così onesti questi ragazzi poverini. Questo da denunciare, non è che è sfruttamento di persone, è da indagare anche su questo, non solo sulla morte che è importante, ma da indagare come nel 2024 uno che porta lavoro e prende metà del suo vendito. Da un anno che lavorano qui, non è da un giorno. Non questi morti, ma questi ragazzi. [00:21:52] Speaker B: Questi altri, diciamo così. E questa è una cosa che si sapeva praticamente? [00:21:57] Speaker G: Io devo essere sincero, non sapevo. Perché se sapevo andavo a denunciare. [00:22:00] Speaker B: Sul cantiere, dico, si sapeva? [00:22:02] Speaker G: Sì, sì, sì. Fra loro, dipendenti, sì sì sì. [00:22:16] Speaker H: Una signora che vive in un appartamento che affaccia sui cantieri di via Mariti mi ha raccontato che l'altra notte non riusciva a dormire. Si è messa la vestaglia ed è uscita sul balcone. Sotto di lei polvere e distruzione. Di fronte le luci intermittenti bianche e rosse della gru. Poi ad un certo punto ha visto una piccola nuvola di polvere smuoversi e da sotto è sbucato un uomo tutto ricoperto di calce e detriti. Sembrava giovane. E sorrideva. Poi mi ha raccontato. Ha iniziato a volare, si è alzato così all'improvviso, come se fosse la cosa più normale del mondo. Era Rashimi, dimostrava molto meno dei suoi 56 anni. E rideva, come se volesse dire, io vi lascio qui, tra le vostre miserie. Prima è rimasto basso, a guardare il cantiere dall'alto, poi si è girato, ha guardato la signora affacciata in via mariti l'ha salutata con la mano e le ha detto ora non ho più paura ed è volato via con questa scia di calce e polvere illuminata dalle luci della gru che sembrava proprio una stella. [00:23:51] Speaker I: È stato trovato più o meno a distanza di 4 metri dal perimetro di sinistra. Noi avevamo lavorato tutto alla parte del corridoio dove erano stati individuati gli altri tre corpi. questa quest'ultima vittima è stata trovata in profondità più a destra cosa è successo. [00:24:39] Speaker B: Storie Per capire quello che accade. Questa puntata è stata realizzata con la collaborazione di Sandra Salvato, Giuseppe Cabras e Camilla Koger. La lettura è di Gaia Nanni.

Other Episodes

Episode 0

February 09, 2023 00:19:53
Episode Cover

Città Grande, voci e storie dall'area metropolitana fiorentina' 15 - Certaldo.

Prosegue  la rubrica settimanale del giovedì di Controradio. Ospite in collegamento il sindaco di Certaldo,  Giacomo Cucini

Listen

Episode 10

January 29, 2024 00:15:51
Episode Cover

Notiziario Regionale del 29 Gennaio 2024 12:45

" Speaker 0: Con la nuova radio Notizie. Dott. Quarenta sette. Una buona mattinata a tutti voi. Bentrovati la prima edizione del GR regionale...

Listen

Episode 10

April 23, 2023 00:20:16
Episode Cover

Weeky News del 23 Aprile 2023 19:00

Listen